La prevenzione entra nel sistema sanitario italiano fin dalla istituzione del Servizio Sanitario Nazionale con l’introduzione di un nuovo concetto di salute. La legge 833 del 1978 afferma che “la Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività” e che il SSN è destinato, con i suoi servizi, strutture e attività, “alla promozione, al mantenimento ed al recupero della salute fisica e psichica di tutta la popolazione”.
Più recentemente i Piani Sanitari Nazionali hanno sempre posto, come primo obbiettivo, per i rispettivi trienni, quello di “promuovere comportamenti e stili di vita per la salute”. Insistono infatti sull’esigenza di un riequilibrio all’interno del SSN tra i suoi diversi settori di intervento, indicando che particolare impegno deve essere dedicato alla riallocazione delle risorse.
Nonostante queste direttive, ancora oggi non si riesce a spendere per la prevenzione la quota del 5% del fondo sanitario, prevista per legge.
Di fronte a tale situazione, la Fondazione Smith Kline, nell’ambito delle attività istituzionali dedicate alla propria area operativa di medicina preventiva, ha deciso di intraprendere alcuni interventi tendenti a identificare le motivazioni che impediscono ancora al SSN di sviluppare pienamente il passaggio dal modello malattia al modello salute, ossia da una scala di sopravvivenza ad una scala di promozione.
Per questo motivo la Fondazione ha deciso di realizzare il I° Rapporto Prevenzione. Il Rapporto è composto da una prima parte dedicata alla costituzione di un Osservatorio nazionale della attività regionali di prevenzione che si propone di raccogliere e diffondere informazioni e best practices, attraverso un metodo di raccolta ed analisi dei dati standardizzata, mentre la seconda parte verrà dedicata, ogni anno, ad un approfondimento tematico, per il 2010: “La formazione alla prevenzione”.
Scritti di: Gabriella Aggazzotti; Alberto Baldasseroni, Fabrizio Faggiano e Antonio Giulio de Belvis; Antonio Boccia; Silvio Brusaferro, Fabio Barbone e Francesca Valent; Roberto Bono; Annalaura Carducci; Cesare Cislaghi e Francesca Giuliani; Giuseppe Costa ed Elena Gelormino; Maria Luisa Di Pietro; Francesco Di Stanislao; Francesco Donato e Giuliana Bodini; Nicola Falcitelli; Giovanni Fattore e Paolo Villari; Domenico Lagravinese e Francesco Calamo Specchia; Patrizia Lemma e Alberto Pellai; Enrico Materia e Carla Perria; Fabrizio Pirovano e Barbara Ongaro; Giovanni Renga e Valerio Dimonte; Walter Ricciardi; Gabriele Romano, Stefano Tardivo, William Mantovani, Diana Pascu, Tamara Zerman e Francesca Gallasin; Paolo Vineis; Carla M. Zotti.
Antonio Boccia è Direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma e Presidente eletto della S.It.I. (Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica);
Cesare Cislaghi, è Responsabile della Sezione LEA e Monitoraggio Spesa sanitaria dell’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali), Università degli Studi di Milano.
Nicola Falcitelli è Direttore del Centro Studi della Fondazione Smith Kline;
Domenico Lagravinese è Coordinatore del Collegio operatori sanità pubblica (S.It.I.), Direttore del Dipartimento di Prevenzione e del Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Asl di Bari; Giovanni Renga è Professore Emerito di Igiene del Dipartimento di Sanità Pubblica e di Microbiologia, Università di Torino, S.It.I. (Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica).
Walter Ricciardi è Direttore dell’Istituto di Igiene, Università Cattolica Sacro Cuore di Roma, S.It.I. (Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica).
Paolo Rizzini è membro del Centro Studi della Fondazione Smith Kline;
Carlo Signorelli è Professore Ordinario di Igiene generale e applicata dell’Università degli Studi di Parma e Vicepresidente S.It.I. (Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica);
Paolo Villari è Professore Ordinario, Dipartimento di Sanità Pubblica e Malattie Infettive, Sapienza Università di Roma e Segretario generale della S.It.I. (Società Italiana di Igiene, Medicina preventiva e Sanità Pubblica).
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